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LU CUOCCIO DE CARBURO

U

n gioco pericolosissimo veniva ogni tanto organizzato dai più grandi: lo scoppio di un barattolo di latta, che esplodeva come una bomba provocando le urla e le maledizioni dei passanti e qualche piccolo guaio agli spettatori.

Per provocare lo scoppio era necessario acquistare un pezzo di carburo, allora venduto presso alcuni negozi perché era usato nelle lampade ad acetilene che illuminavano le abitazioni ancora sprovviste di energia elettrica.

Il carburo veniva posto in una piccola buca piena di acqua e ricoperto da un barattolo al quale era stato praticato un forellino sul fondo. Il carburo a contatto con l’acqua sviluppava un gas, l’acetilene, che saturava l’interno del barattolo.

Il ragazzo più temerario della compagnia accendeva allora la punta di un lungo ramo e l’avvicinava al foro del “cuoccio” che volava via come un missile o si squarciava.

Il brutto era che spesso il barattolo veniva riempito di “vrecce” (sassolini) che avevano lo stesso effetto delle schegge di una bomba, o, peggio ancora, di escrementi che macchiavano i vestiti degli astanti increduli e beffati.