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LI FRAULI

A

ncora oggi i nostri pastorelli costruiscono i loro flauti con la stessa tecnica e gli stessi materiali usati dai pastori greci e romani. Gli odierni seguaci di Pan realizzano flauti diritti e traversi servendosi preferibilmente di canne o di rami di pioppo.

Per la costruzione del flauto diritto, si prende un pezzo di canna di una ventina di centimetri, si pulisce all’esterno e all’interno e ci si praticano dei fori. Per fare il becco si usa un pezzettino di legno ridotto alla forma e alle dimensioni opportune con un temperino. Il becco si inserisce nella canna, badando che non la otturi completamente.

Per il flauto traverso occorre un ramo di pioppo, della lunghezza desiderata, che va svuotato in modo da lasciare intatta la corteccia. L’operazione non è facile perché la sottile corteccia s’intacca sovente. E’ necessario, perciò, strofinare per molto tempo il ramo fra le palme delle mani, sì da staccare completamente la parte interna da quella esterna. Se l’operazione ha successo, non resta che forare ad U la corteccia a qualche centimetro dall’imboccatura e preparare il becco. Quest’ultimo si ottiene con un piccolo cilindro di legno, lungo tanto da raggiungere il foro praticato nella corteccia. Prima di inserire il becco, è necessario asportare, con un taglio orizzontale, una sottile sfoglia, per consentire il passaggio dell’aria.