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Alle falde del monte Calvello ( paraponziponzipò
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è sdraiato un paesello: ( paraponziponzipò)
c'è una scuola "baraccata"
che in eterno è lì piantata,
ma è una scuola tanto bella,
tanto bella, tanto bella.
Siamo gli alunni,
siamo gli alunni
di una scuola modello,
dove ogni cosa, in ogni momento,
funziona a pennello:
ogni mattina col sole o la pioggia
con la neve, la grandine e i venti,
tutti presenti.
Per la scoliosi veniamo su storti,
un po' tarchiati, tutti pallidi e corti,
con un testone così, grande, più grande di E.T.
Siamo gli alunni
siamo gli alunni
stanchissimi e pigri
per un riassunto, per
un commento,
son troppi due righi.
Ai professori guardiamo
negli occhi
però teniamo ben chiusi
gli orecchi:
siamo coi fiocchi.
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In provincia d'Avellino, ( paraponziponzipò)
sopra i monti
dell'Appennino, ( paraponziponzipò )
c'è tra Greci e Savignano,
Montecalvo ed Ariano
una scuola fuori mano,
fuori mano, fuori mano.
Siamo gli alunni
più tartassati,
siamo sempre
impegnati.
A casa e a scuola, da
mane a sera,
è una tiritera.
Chi la vuol cruda,
chi la vuole cotta,
chi ogni tanto ci
mena una botta,
uffa,che lotta!
Meno male che ogni tanto
cantiamo
e tutti i mali della
scuola ci scordiamo
e ci crediamo di andar
più forte dei Duran Duran.
Ogni insegnante
ci vuol far bere
quasi tutto il
sapere.
Chi parla a dritta,
chi parla a manca,
non sa quanto ci
stanca.
E riempiti da quei
paroloni
noi ci sentiamo come
palloni
pronti a scoppiare.
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