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Scorre, scorre, scorre l'acqua
sotto i ponti e se ne va,
questo mio veleno nero
chissą dove porterą...
nel mare arriverą,
un pesce lo berrą
e in un istante morirą;
le alghe pascerą
e una macchia formerą
che pił nessuno pulirą.
E domani ormai
il mare soffrirą
ed il suo cuore
con il mio non batterą.
E i gabbiani
voleran lontani
da quell'onda scura
che li appesantirą.
Sale, sale, sale il fumo
verso il cielo e se ne va,
questo mio veleno nero
chissą dove arriverą...
una nube formerą
poi pioggia diverrą
sulla terra ricadrą,
una quercia bagnerą
la contaminerą
e in un istante morirą.
E domani ormai
il bosco sparirą,
solo il deserto
tutt'intorno ci sarą.
E i fringuelli
voleranno invano
in cerca di un ramo
per nidificar.
Corre, corre, corre il tempo
chissą dove arriverą...
forse il mio veleno nero
prima o poi lo fermerą:
l'ozono sfonderą
ed il sole diverrą
un fuoco che ci brucerą,
i ghiacci scioglierą
e l'acqua salirą:
la vita non continuerą.
Dentro una serra
come un fiore appassirą
ogni speranza
di salvar l'umanitą.
Ma noi ragazzi
laveremo il mare,
spazzeremo il cielo
e la terra fiorirą.
L'uomo alla natura
amico come un tempo
la sua mano stringerą. |
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