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Chi
 

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Che cosa

Ringrazio i bambini per questa splendida seppur veloce rassegna di canzoni natalizie da tutto il mondo. Mi ha colpito vedere ragazzi di culture e religioni diverse esprimersi coralmente in una condivisione di valori che creano non solo dialogo ma abbattono paura, diffidenza e ci danno pace e serenità. Questo è il significato del presepe e del Natale come valore universale.

Quando
19 dicembre 2006
Dove
Ministero P.I.
Perché
agli alunni di una scuola materna romana
Chi
 

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Che cosa

E' compito della scuola aiutare i ragazzi a capire il valore concreto della pace cercando di individuare i fattori che ne favoriscono la costruzione quotidiana… La pace è un traguardo da raggiungere e nasce dal rispetto della persona umana, dalla difesa dei suoi diritti, della giustizia e della verità, principi affermati in modo chiaro all'interno della nostra Costituzione. La promozione della pace non può essere ridotta solo alla condanna a parole della guerra, e siccome la vita di ognuno di noi è in qualche modo collegata a quella di tutti gli altri uomini, ogni giorno ciò che facciamo può favorire o ostacolare la costruzione della pace lì dove siamo.

Quando
dicembre 2006
Dove
lettera aperta
Perché
progetto "La pace si fa a scuola"
 
Chi
 

don Luigi Merola
parroco di Forcella
referente nazionale della commissione scuola e legalità del MPI

Che cosa

Il bullismo nasce perché non sentite la scuola come una famiglia ma come un peso. È compito degli insegnanti farvi innamorare della cultura. Se volete essere i padroni della vita dovete avere una cultura. Al ministro Fioroni ho detto che bisogna investire nel sapere. Noi abbiamo bisogno di un esercito di maestri. Se dobbiamo tagliare non è nella scuola, la scuola deve avere tutti gli strumenti per vincere la criminalità perché è nella scuola che cresce il futuro di una generazione.

Quando
2  dicembre 2006
Dove
ad Agropoli 
Perché
incontro con  autorità e studenti dell'istituto tecnico commerciale
Chi

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Che cosa

Occorre creare un'alternativa credibile alla strada. Questa alternativa si chiama scuola e significa educazione.

Quando
27  novembre 2006
Dove
a Napoli 
Perché
accordo scuole aperte
Chi
 

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Che cosa

Scuola, scuola, scuola. Lo confermo. Ma non basta. I ragazzi passano cinque ore a scuola e dieci in ostaggio di videofonini, televisione, dvd e videogiochi di tutti i tipi. È come svuotare il mare con un cucchiaio. L'educazione è un processo che ha bisogno di tanti attori e con questa sproporzione di forze l'azione educativa della scuola per quanto appassionata e incisiva rischia di essere insufficiente. La scuola ha bisogno della famiglia, dell'apporto indispensabile dei genitori alla vita scolastica...

Quando
11 novembre 2006
Dove
la Repubblica 
Perché
lettera aperta
Chi
 

Claudio Magris
scrittore

Che cosa

Quartetto e spettatori erano presumibilmente ignari di ripetere un banale, stupido e coatto copione di crudele viltà recitato migliaia di volte da quei pessimi attori che siamo noi esseri umani, quasi tutti tentati, una volta o l'altra, di recitare simili parti odiose e imbecilli, di infierire su qualche vittima indifesa o quanto meno di seguire e imitare, eccitati come una muta di cani, qualcuno che si improvvisa capobranco.

Quando
19 novembre 2006
Dove
editoriale del Corriere della sera 
Perché
violenze a scuola
Chi
 

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Che cosa

La partecipazione attiva degli studenti e dei genitori è uno dei tasselli fondamentali di una scuola moderna capace di combattere e prevenire il drammatico fenomeno della dispersione scolastica, valorizzare le inclinazioni personali di ciascuno studente, e creare le migliori condizioni per l'apprendimento.
Ricordo agli studenti  che partecipare significa anche assumersi delle responsabilità, adempiere i propri doveri e rispettare i diritti degli altri, come previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti.

Quando
10 novembre 2006
Dove
Roma 
Perché
direttiva elezioni rappresentanti docenti e genitori
Chi
 

Mario Draghi
Governatore della Banca d'Italia

Che cosa

Il deficit d'istruzione è alla base della nostra mancanza di competività...A parità di ogni altra circostanza, nel nostro Paese, la probabilità di partecipare al mercato del lavoro aumenta di 2,4% punti percentuali per ogni anno di scuola frequentata. Nelle regioni meridionali questo valore sale a 3,2%...Le quote dei diplomati italiani (37,5%) e dei laureati (12%) corrispondono alla metà della media dei Paesi Ocse.

Quando
9 novembre2006
Dove
Università La Sapienza
Perché
lectio magistralis
Chi
 

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Che cosa

La scuola è l'unico vero esercito capace di distruggere la criminalità... La scuola deve insegnare le regole di vita, anche quelle più semplici e deve dare un premio ai più meritevoli... Ritengo che i docenti svolgano davvero il compito più importante nella formazione di un ragazzo.

Quando
9 novembre 2006
Dove
a Baronissi 
Perché
visita all'Exposcuola
Chi
 

ADI
Associazione Docenti Italiani

Che cosa

Meno 90 per cento. Di tanto sono crollati gli investimenti della scuola italiana in laboratori scientifici, linguistici e informatici dal 2001 a oggi, mentre le risorse destinate agli stipendi sono cresciute arrivando a fagocitare il 96 per cento del budget (+19% in cinque anni).

Quando
 ottobre 2006
Dove
sito internet ADI
Perché
tutte le risorse per la scuola negli stipendi
Chi
 

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Che cosa

Basta con il dileggio degli insegnanti precari. La Finanziaria non assume un esercito di incompetenti protetti dal sindacato e da immeritate rendite di posizione ma sana l'iniquità nei confronti di dcenti che da anni vengono utilizzati senza alcun riconoscimento del proprio legittimo status professionale.

Quando
31 ottobre 2006
Dove
lettera aperta al
 Corriere della Sera
Perché
risposta a Panebianco
Chi
 

Angelo Panebianco
editorialista

Che cosa

Se si vuole un'ulteriore prova della sconfitta, culturale e politica dei riformisti dell'Ulivo, è sufficiente leggere gli articoli della Finanziaria dedicati alla scuola, alla sua occulta riforma.

Quando
30 ottobre 2006
Dove
 Corriere della Sera
Perché
la scuola resta una struttura mastodontica e inefficiente
Chi
 

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Che cosa

Riteniamo come ministero di poter perseguire quei casi che rischiano di dare un'immagine complessivamente devastante degli insegnanti, che sono il settore meno assenteista nel pubblico impiego

Quando
22 ottobre 2006
Dove
 intervista su LA7
Perché
poche mele marce rovinano l'immagine
Chi
 

Mariangela Bastico
viceministro
Pubblica Istruzione

Che cosa

"Sommare mele con pere costituisce un errore macroscopico, particolarmente grave quando si riferisce alla scuola, cioè a ragazzi, famiglie, insegnanti e dirigenti, ATA e precari che attendono l’assunzione in ruolo. I dati che descriverebbero i tagli della finanziaria sulla scuola sono del tutto infondati".
Credo che siano stati dati i "numeri al lotto" perché non è stata colta la scelta fondamentale che sta alla base della finanziaria per la scuola: le razionalizzazioni di un sistema così vasto e complesso sono possibili e doverose, ma intendiamo farle solamente in una prospettiva di innovazione e di riforma, in tempi medi (non meno di 3-5 anni).

Quando
16 ottobre 2006
Dove
comunicato stampa
Perché
cifre relative alla Finanziaria pubblicate da Tuttoscuola
Chi
 

Francesco Alberoni
giornalista, scrittore

Che cosa

E' un brutto segno quando nelle scuole tutti vengono promossi, quando i genitori chiedono agli insegnanti di essere indulgenti, quando la competizione viene condannata, quando ci si abitua alla mediocrità.

Quando
16 ottobre 2006
Dove
 su Corriere della sera
Perché
se tutti son promossi è iniziata la decadenza
Chi
 

Pietro Ichino
giornalista

Che cosa

Fannulloni, il caso del professor M.

Quando
16 ottobre 2006
Dove
 su Corriere della sera
Perché
per risparmiare gli stipendi non dovuti
Chi
 

Roberto Gervaso
giornalista, scrittore

Che cosa

Gli insegnanti li rispettavamo, come rispettavamo i genitori. La loro autorità non si discuteva. Loro comandavano e noi ubbidivamo perché, se non s'impara a ubbidire, non si saprà mai comandare.

Quando
15 ottobre 2006
Dove
articolo su Il Mattino
Perché
nostalgia della scuola severa
Chi

Gian Antonio Stella
giornalista

Che cosa

Bastava dirgli la formula magica, "Briclebrit!", raccontano i fratelli Grimm nella loro celebre favola, e l'Asino d'oro "buttava monete d'oro, di dietro e davanti". Mica male, si devono essere detti i cervelloni della legge finanziaria. E per tirar su un po' di soldi hanno deciso di puntare anche sui somari. Scolastici. Evviva: dalla finanza creativa a quella fiabesca.
Nei primi anni di corso della scuola secondaria superiore si prevede un 10% in meno di ripetenti con una riduzione di personale per una minore spesa di euro 18,6 milioni per il 2007 e di 56 milioni a decorrere dal 2008.

Quando
5 ottobre 2006
Dove
Corriere della Sera
Perché
Finanziaria per la scuola
Chi

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Che cosa

In una società in cui l'apparire vale più dell'essere, l'essere meno dell'avere, le appartenenze più delle competenze, le fedeltà più dei meriti  individuali, è importante che almeno nella scuola si sappia andare controcorrente, e che i giovani imparino a rispettare valori diversi. Ma questo non può avvenire, se le capacità e l'impegno individuale dei singoli non vengono riconosciuti e valorizzati.

Quando
29 giugno 2006
Dove
Camera dei deputati
Perché
Audizione Commissione Cultura
Chi
 

Mario Giordano
giornalista

Che cosa

A vedere la carta inutile che ogni anno la scuola produce, viene il sospetto che se uno la leggesse davvero tutta forse sarebbe un docente perfetto. Ma non avrebbe il tempo per entrare in classe.

Quando
21 settembre 2006
Dove
articolo su Anna
Perché
"una cosa sola è peggio che avere 14 anni: non averli più".
Chi
 

Indro Montanelli
giornalista

Che cosa

Uno Stato e una società che non solo condannano alla fame ma relegano gli educatori sul gradini più basso della gerarchia sociale meritano la fine a cui sono l'uno e l'altra avviati

 
Chi
 

Giorgio Napolitano
Presidente della Repubblica

Che cosa

Pensate allo studio come a un dono molto importante che fate all’amico più caro: voi stessi. E’ un dono che nessuno potrò mai portarvi via e che vi servirà sempre.

Quando
18 settembre 2006
Dove
Roma
Perché
cerimonia di apertura dell'anno scolastico 2006/2007