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 Anno scolastico 2008 - 2009

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Approvato alla Camera il decreto Gelmini

Ieri (giovedì 09/11/2008) è stato approvato alla Camera dei Deputati (280 voti favorevoli) il decreto del ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini. Il provvedimento passerà ora al Senato per ottenere l'approvazione definitiva entro la fine del mese.

Le novità introdotte dal decreto.

IL MAESTRO UNICO: Dal prossimo anno scolastico, gradualmente (si comincia con le prime classi), ci sarà un solo docente, seppure affiancato dagli insegnanti di religione e di inglese. E per le ore di insegnamento aggiuntive rispetto all'orario d'obbligo di insegnamento è previsto che si possa attingere, per l'anno 2009, dai bilanci dei singoli istituti scolastici.

VOTI DECIMALI: Un altro ritorno, ossia quello del voto in pagella alle elementari e alle medie. Nella primaria il voto decimale sarà affiancato da un giudizio, nella scuola media invece saranno previsti soltanto voti decimali. Nessun pericolo bocciatura per i bambini delle elementari e delle medie con una sola insufficienza. Il testo prevede infatti che nella primaria si arriverà alla bocciatura «solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione, con decisione assunta all'unanimità dai docenti», mentre alla secondaria di I grado dovrà essere d'accordo la maggioranza dei professori.

VOTO IN CONDOTTA: Torna il voto in condotta, perchè come ha spiegato  il ministro Gelmini «è urgente rispondere al fenomeno del bullismo». Il decreto prevede la valutazione della condotta che sarà determinante per il giudizio finale dell'alunno: con il «5» in pagella, si può correre il rischio della bocciatura.

LIBRI DI TESTO: Contro il «caro libri» il decreto prevede che i testi scolastici adottati durino almeno cinque anni nella scuola elementare e sei nella scuola media e superiore (salvo appendici di aggiornamento eventualmente necessarie).

EDUCAZIONE CIVICA: Ritorna nelle aule lo studio dell'educazione civica: «Cittadinanza e Costituzione».

EDILIZIA SCOLASTICA: Come annunciato dal ministro Gelmini nei giorni scorsi sono previste risorse destinate al finanziamento di interventi per l'edilizia scolastica e la messa in sicurezza degli istituti scolastici, impianti e strutture sportive. Nell'articolo 7 bis è previsto che per la messa in sicurezza degli edifici scolastici sia assegnato un importo non inferiore al 5 per cento delle risorse periodicamente assegnate per il finanziamento del programma delle infrastrutture strategiche.

 

 
 

SUD BATTE NORD  20 A 3

I tredicenni del Sud sono più bravi in matematica e italiano dei coetanei del Centro e del Nord.
Sono i risultati di un campione di 240 scuole che il 17 giugno hanno sostenuto, insieme a tutte le altre, il test Invalsi abbinato all'esame di terza media. Il risultato è piuttosto sorprendente perché contraddice quello del test Ocse Pisa che vede le scuole del Nord piazzarsi nella parte alta della graduatoria internazionale, a differenza degli istituti del Sud e delle Isole. L'Invalsi non dà una spiegazione. Non una ufficiale. Nei corridoi dell'Istituto, però, nessuno si stupisce più di tanto. La valutazione fa paura ai nostri professori al punto da indurli, sospettano i ricercatori che hanno esaminato i risultati dei test, a fornire «qualche aiutino» agli alunni.

Nei test riguardanti la grammatica i tredicenni del Sud battono i coetanei del Nord e del Centro col 70,9 delle risposte esatte contro il 63,2 e il 63,7 per cento. Stesso piazzamento nei test di matematica: i ragazzi del Sud superano quelli del Nord e del Centro con il 50,2 per cento di risposte esatte contro il 48,8 e il 50,3 per cento. Nel campione di 96 scuole (su un totale di 240) del Sud, ce ne sono venti dove tutti i ragazzi hanno risposto in modo corretto almeno al 40 per cento dei test di italiano e matematica. Nel Nord ne troviamo solo tre. Un altro aspetto che per gli esperti dell'Invalsi non si spiega se non con una concentrazione di scuole eccellenti nel Meridione.