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2006

Chi
 

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

 

Che cosa

...il lavoro dell’insegnante non può mai essere ridotto a un insieme
di metodi e tecniche, per quanto sofisticate. Sono la costante apertura alla novità che ogni ragazzo porta con sé e la capacità di accompagnarlo nel suo percorso di crescita e di scoperta che fanno del docente un maestro.
Nessuna riforma potrà mai sostituirsi alla relazione educativa che si instaura tra due persone, l’insegnante e lo studente: da essa dipende il tessuto dei rapporti che si determinano in classe, che, come dimostrano le più recenti indagini internazionali, incide moltissimo anche sull’acquisizione delle conoscenze.
 

Quando
5 ottobre2007
Dove
lettera agli insegnanti
Perché
giornata mondiale
dell'insegnante

 

Chi
 

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Che cosa

I debiti ovunque si saldano, nella società come nella vita, ma attualmente questo nella scuola non accade. In mancanza di una verifica seria sull’effettivo saldo dei debiti la scuola rischia di diventare come quelle banche coinvolte nella vicenda dei mutui subprime, con centinaia di migliaia di debitori costretti all’insolvenza e con le compagnie che le avevano concessi, ridotte in bancarotta.

Quando
3 ottobre2007
Dove
Ministero P.I.
Perché
ritornano gli esami di riparazione
Chi
 

Claudio Magris
scrittore

Che cosa

Troppe farse in classe all'insegna della tolleranza: quel che dobbiamo difendere invece è il piacere di studiare.

Quando
settembre 2007
Dove
Corriere della sera
Perché
la scuola deve saper punire
Chi
 

Luciano Canfora

Che cosa

Se non sarà ricostruita ab imis, la nostra sventurata scuola finirà affossata, stretta dalla tenaglia di demagogia e pedagogia.

Quando
settembre 2007
Dove
Corriere della sera
Perché
i doni avvelenati della scuola di massa
Chi
 

Francesco Alberoni
scrittore

Che cosa

Il cuore dell'insegnamento è sempre una relazione diretta fra allievo e maestro, ed è sempre anche una comunità in cui gli allievi vivono, studiano, lavorano, ricercano, creano insieme ai maestri. Un luogo dove si combinano la libertà e il metodo, la fantasia e la disciplina, l'innovazione e l'autorità.

Quando
23 luglio 2007
Dove
Corriere della sera
Perché
la burocrazia scolastica uccide i buoni maestri
Chi
 

Angelo Panebianco
editorialista

Che cosa

Una pedagogia irresponsabile, spalleggiata dalla cultura giuridica vigente, ha da tempo tolto agli insegnanti i vecchi strumenti repressivi così come i mezzi per difendersi da genitori talvolta peggiori dei peggiori bulli.

Quando
21 giugno 2007
Dove
Corriere della sera
magazine

Perché
buttare fuori il '68 dalle scuole
Chi
 

Benedetto XVI
 

Che cosa

L'educazione tende a ridursi alla trasmissione di determinate abilità, o capacità di fare, mentre si cerca di appagare il desiderio di felicità delle nuove generazioni colmandole di oggetti di consumo e di gratificazioni effimere.
Sia i genitori sia gli insegnanti sono fatalmente tentati di abdicare ai propri compiti educativi e di non comprendere nemmeno più quale sia il loro ruolo, o meglio la missione a essi affidata.

Quando
11 giugno 2007
Dove
Basilica di San Giovanni
in Laterano
Perché
convegno sull'educazione alla fede
Chi
 

Dacia Maraini

scrittrice

Che cosa

La scuola funziona nonostante la scuola, per volontà di molti coraggiosi insegnanti innamorati della propria professione. A costoro è affidato il nostro futuro. Ma si può sempre andare contando sulla buona volontà dei meno contro l'incuria dei più?

Quando
5 giugno 2007
Dove
Corriere della sera
Perché
tutti parlano male della scuola
Chi
 

Xavier Darcos

Ministro dell' Istruzione
francese

Che cosa

Alzarsi in piedi quando l'insegnante entra in classe, conoscere a memoria l'inno nazionale, obbligo di dare del voi all'insegnante e ricevere il voi in segno di rispetto reciproco a partire dalla scuola elementare.
La riaffermazione del rispetto delle regole e dell'autorità dell'insegnante è il primo passo per recuperare una situazione sfuggita di mano.

Quando
22 maggio 2007
Dove
proposte del neoministro
Perché
per riaffermare laicità ed equità dell'insegnamento
Chi
 

Ministero della Pubblica Istruzione

Che cosa

Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l'originalità del suo percorso individuale e con l'unicità della rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali...Lo studente è posto al centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.

Quando
3 aprile 2007
Dove
comunicato stampa
Perché
verso le indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione
Chi
 

Ernesto Galli Della Loggia
editorialista

Che cosa

Fissato sull'importanza della scuola, continuo a dare consigli al ministro Fioroni...Incomincio dal più urgente: abolire subito i Pof. Non sapete cosa sono i Pof? Male: sono i "piani di offerta formativa" che ogni istituto deve approntare per rendere la scuola "moderna" e "aperta all'esterno", in attuazione della visione del mondo dei pedagogisti post-sessantotteschi che da decenni impazzano al Ministero. Cioè i Pof e i loro famigerati "progetti" sono i responsabili di quella specie di scuola ombra "aggiornata" e "divertente" - fatta di corsi di arabo, lezioni di nuoto, conferenze sugli Ogm o sul multiculturalismo, settimane bianche, proiezioni di film, avvio allo studio della chitarra - che è cresciuta a dismisura accanto alla polverosa scuola ufficiale, mangiandosi anche le ore di lezione. E soprattutto delegittimandola alla radice: libri? professori? ma via! volete mettere una bella chiacchierata con Gino Strada?

Quando
29 marzo 2007
Dove
Corriere della sera
Perché
la scuola ha fatto Pof
Chi
 

Ernesto Galli Della Loggia
editorialista

Che cosa

Bene: anche quest'anno la scuola ha organizzato la consueta gita scolastica, e sapete dove? A Barcellona. Sì, a Barcellona: in terza media! Non a Pompei ed Ercolano, alla Firenze degli Uffizi, o chessò io, nella luccicante Torino rinnovata dopo le Olimpiadi, no! a Barcellona! secondo quanto comanda, cioè, il turismo più superficiale e modaiolo, adottato per forza d'inerzia da una scuola che anche in questo modo dimostra di non sapere più che ci sta a fare e a che cosa deve servire.

Quando
13 marzo 2007
Dove
Corriere della sera
Perché
per evitare la catastrofe della scuola
Chi
 

Maurizio Stella
professore di Napoli

Che cosa

Elimino il ludico e la creatività a tutti i costi e offro regole, solo regole da rispettare. Agli alunni mi rivolgo con il lei, in contesti in cui si parla quasi solo il dialetto.  Cresciuti nell'illegalità , questi adolescenti hanno bisogno di normalità e quindi di norme. E la normalità è una classe con un professore che insegna e interroga.
I ragazzi ricambiano perché subiscono il fascino di una cosa semplice come la regola.

Quando
19 febbraio 2007
Dove
scuole napoletane
Perché
metodo alternativo per il recupero dei ragazzi a rischio
Chi
 

Massimo di Menna
segretario UIL
 

Che cosa

Riducendo il personale e creando classi più affollate si compromette il funzionamento della scuola.

Quando
13 febbraio 2007
Dove
comunicato
Perché
decreto taglia cattedre
Chi
 

Benedetto XVI
 

Che cosa

Emergono tratti negativi di una cultura consumistica ed edonistica. Istituzioni e agenzie educative sembrano attraversare momenti di difficoltà.

Quando
7 febbraio 2007
Dove
Città del Vaticano
Perché
visita dei vescovi lombardi
Chi
 

Crescenzio Sepe
arcivescovo di Napoli

Che cosa

Oggi il linguaggio dei diritti e dei doveri - specie nelle fasce giovanili - si è confuso con quello dell'abuso, della sopraffazione e della violenza. Libertà è diventata sinonimo di violenza più o meno occulta. C'è un vuoto umano ed etico.

Quando
7

febbraio 2007
Dove
Napoli
Perché
recenti episodi di violenza

Chi
 

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Che cosa

Presentiamo questo Piano mentre sono in corso i funerali di Filippo Raciti  Prima di fermare il campionato dobbiamo fermare una mentalità, la stessa che entra e devasta gli stadi come le scuole. E questa mentalità dobbiamo fermarla subito.

Quando
5 febbraio 2007
Dove
Ministero P.I.
Perché
piano contro la violenza nella scuola
Chi
 

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Che cosa

L'uso dei telefonini a scuola, durante le lezioni, è vietato. Non solo per telefonare o ricevere messaggi ma ancor di più per filmare o giocare.

Quando
29 gennaio 2007
Dove
Ministero P.I.
Perché
piano contro la violenza nella scuola
Chi
 

Roberto Satolli
giornalista

Che cosa

È l'istruzione che ci fa vivere a lungo. Parafrasando un vecchio proverbio, si potrebbe dire che con le gambe sotto il banco non si invecchia mai: addirittura pare che ad ogni anno di scuola in più corrisponda un anno e mezzo di vita in buona salute guadagnato. Un economista ha detto che, se si vuole migliorare la salute della gente, rende di più investire sulle scuole che sugli ospedali.

Quando
29 gennaio 2007
Dove
Corriere della sera
Perché
rubrica Pensa la salute
Chi
 

Giuseppe Fioroni
Ministro della Pubblica Istruzione

Che cosa

È un esame di maturità che torna serio. Con il nuovo esame ripristiniamo da quest'anno il giudizio di ammissione e i commissari esterni che garantiranno maggiore serietà. Il che non significa severità, ma offrire ai ragazzi l'opportunità di dimostrare la loro preparazione in maniera seria e sicura.

Quando
17 gennaio 2007
Dove
Ministero P.I.
Perché
presentazione materie maturità
Chi
 

Alberto Bottino

direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania

 

Che cosa

Evitare di utilizzare il cellulare nelle ore di lezione: è ciò che viene sollecitato nella comunicazione di Alberto Bottino, direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. «...sento la necessità (...) di voler invitare gli alunni a evitare l'uso dei cellulari durante le attività didattiche, fornendo ovviamente idonee alternative per garantire la comunicazione con l'esterno nei casi di effettiva urgenza e necessità. Ogni comunità educante troverà le regole che riterrà più opportune per porre un freno all'uso indiscriminato del cellulare in aula».

 

Quando
gennaio 2007
Dove
comunicazione alle scuole
Perché
per evitare l'uso del cellulare nelle ore di lezione

 

Chi
 

Luca Goldoni
scrittore

Che cosa

Il fenomeno del bullismo è sempre esistito: se dilaga e degenera i motivi sono essenzialmente due. Primo: il bullo di una volta non si sentiva le spalle protette come oggi, quando un giudizio o un voto negativo si traducono in offesa (meglio in vilipendio) alla famiglia, anzi alla dinastia che insorge compatta: genitori, nonni e zii. Secondo e fondamentale motivo per cui il quattordicenne un tempo solo borioso evolve in carogna è l'avvento dell'ultima novità tecnologica: il videofonino.

Quando
gennaio 2007
Dove
Sorrisi e canzoni TV
Perché
rubrica Colgo l'Occasione